Vuoi costituire una startup senza notaio? Ecco come fare

È possibile aprire una startup senza notaio? Oggi ti risponderemo a questo dubbio!

Oggi il nostro focus si concentrerà su come costituire una startup senza notaio. E’ possibile? Questo perché spesso incontriamo startupper dubbiosi in merito.

Bene partiamo subito col nostro approfondimento.

Nel precedente articolo abbiamo parlato di cosa significa MVP: ecco come svilupparlo e a cosa serve, oggi parliamo di startup senza notaio.

Costituire una startup senza notaio non è mai stato così semplice: oggi è infatti possibile avviare tale procedura in completa autonomia, semplicemente redigendone e sottoscrivendone i relativi atti costitutivi con firma digitale.

L’opportunità di fruire della costituzione startup senza notaio è stata introdotta a partire da luglio 2016 dal Legislatore, attraverso il D.L. n. 3/2015: un effetto positivo dell’Investment Compact che ha portato lo stesso Ministero dello Sviluppo Economico a stimare per una somma di circa 2000€ il potenziale risparmio legato ai costi costitutivi previsti e che comprendono, tra gli oneri accessori, anche il compenso deputato alla figura del notaio.

Tale decreto nel dettaglio, si rivolge in particolar modo alle startup innovative, imprese volte al progresso digitale e che finalmente, possono trarre un sospiro di sollievo proprio grazie ad una sostanziale riduzione della burocrazia, talvolta macchinosa, e che da sempre ha richiesto tempistiche tutt’altro che brevi.

Vediamo di comprendere dunque come costituire una startup senza avvalersi del notaio e come si definisce l’iter burocratico previsto dallo stesso decreto legislativo.

 

Startup innovativa: di che si tratta

A definire il concetto di startup innovativa è l’art. 25 del Decreto Crescita 2.0, convertito nella Legge n. 211/2012: si tratta di società di capitali fiscalmente residenti in Italia e costituite eventualmente anche in forma cooperativa che presentano come oggetto principale dell’attività stessa, lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di beni, prodotti e servizi innovativi principalmente legati al settore tecnologico e digitale e in grado di determinare un impatto positivo e proattivo per quel che concerne la crescita del relativo settore di appartenenza.

In tutti i Paesi avanzati, ad oggi le startup rappresentano un plus in grado di promuovere in maniera significativa l’economia, costituendo un vero e proprio “motore di crescita“circa l’innovazione.

Forniscono posti di lavoro e per questo motivo sempre più Governi competitivi scelgono di facilitarne la costituzione. 

Anche l’Italia da qualche anno, si è impegnata nel sostegno e nella nascita delle startup, promuovendo una regolamentazione volta a semplificarne la costituzione e contemplare eventuali agevolazioni.

Ecco che ora è possibile costituire una startup senza necessariamente doversi avvalere di un notaio, attraverso una procedura relativamente semplice che richiede semplicemente una forma digitale a supporto.

 

Come aprire una startup senza notaio

Per costituire una startup è necessario innanzitutto procedere con la dichiarazione di inizio attività mediante l’iscrizione presso il Registro delle Imprese utilizzando tuttavia l’apposita sezione speciale preposta.

A partire dal 20 luglio 2016 in Italia è possibile costituire una società innovativa in forma giuridica di Srl anche online, senza la necessità di avvalersi obbligatoriamente di un notaio. Quindi aprire una startup senza notaio è possibile.

Tale soluzione risulta particolarmente vantaggiosa sia in termini economici che burocratici grazie alla possibilità di fruire dei molteplici strumenti online messi a disposizione dalla Pubblica Amministrazione.

 

Vantaggi e svantaggi della costituzione di una startup senza notaio

Per quanto possa risultare vantaggiosa la possibilità di fruire della modalità online di costituzione della società totalmente gratuita, questo non deve dare adito a pensare che la burocrazia prevista possa essere completamente evitata.

Se da un lato è possibile risparmiare sugli oneri richiesti dal notaio e che di norma si aggirano intorno ai 2000€, dall’altro è necessaria la consapevolezza di dover assolvere comunque tutti gli adempimenti richiesti quali ad esempio la registrazione fiscale dei documenti, l’eventuale apertura di conti correnti, le successive registrazioni di contratti di lavoro ecc.

È altrettanto importante sottolineare che la procedura online prevista, si vede privata di tutti gli eventuali controlli che di norma è tenuto ad effettuare proprio il notaio, legati all’identità personale e relativi all’anti-riciclaggio.

Questo infatti potrebbe comportare eventuali furti d’identità o ancor peggio creazione di startup fasulle, spesso mezzo utile ad alimentare traffici illeciti e illegali.

Inoltre il limite maggiore è dato dal fatto che l’atto costitutivo è vincolato ad una serie di articoli predeterminati che possono essere scelti come opzione in fase di sottoscrizione, ma non se ne possono inserire di nuovi o modificare. Se si richiedono particolari clausole statutarie è necessario costituire dal Notaio.

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