Studio di fattibilità esempio

studio di fattibilità

In questo articolo ci concentriamo sullo studio di fattibilità, in particolare su studio di fattibilità esempio.

Si tratta di un passaggio fondamentale per chiunque voglia fare impresa. Nei prossimi paragrafi ti spiegheremo che cos’è, perché è importante, come compilarlo e, infine, ti forniremo tre esempi utili.

Iniziamo quindi con il nostro focus su studio di fattibilità esempio.

Che cos’è lo studio di fattibilità

Lo studio di fattibilità è un’analisi approfondita condotta per determinare la possibilità e la convenienza di realizzare un progetto o un’idea.

Come puoi intuire già dal suo nome, si tratta di un’operazione che generalmente viene compiuta prima dell’avvio effettivo del progetto, allo scopo di valutare la sua fattibilità tecnica, economica, legale e operativa.

Nel corso dell’analisi si tengono conto dei rischi e delle opportunità offerti dal progetto e vengono presi in considerazione vari aspetti, da quello economico a quello burocratico, non tralasciando gli aspetti tecnici.

Perché è importante?

Lo studio di fattibilità consente di avere un quadro oggettivo della situazione. Infatti, fornisce una base di informazioni complete e obiettive per valutare se un progetto è realizzabile e vantaggioso.

Nel caso di una startup, i risultati sono utilizzati per prendere decisioni sull’avvio del progetto, come la sua approvazione o il suo rifiuto, e per pianificare, eventualmente, le fasi successive.

Insomma, si tratta di valutare se è il caso, o meno, di lanciarsi in un’impresa. Nella prima ipotesi ci sarà l’ok al lancio della startup (o comunque dell’azienda), nella seconda si preferirà lasciar perdere, ma con l’indubbio vantaggio di evitare sprechi di risorse, sia economiche che di tempo.

L’errore che molti compiono

Evitare uno studio di fattibilità potrebbe comportare rischi d’impresa maggiori. In primis, come detto, l’investimento di tempo e risorse in un progetto che potrebbe non essere realizzabile o non essere redditizio.

Oltretutto, senza una valutazione accurata della fattibilità, potrebbe essere difficile ottenere finanziamenti o supporto da parte degli investitori o delle parti interessate.

Nel corso del primo paragrafo ti abbiamo detto che lo studio di fattibilità, generalmente, viene condotto prima dell’avvio del progetto.

Purtroppo, non in pochi, compiono un errore

  • Non compilare lo studio di fattibilità
  • Eseguirlo, ma a progetto già iniziato, quando è troppo tardi per capire che l’idea di business non funziona

Il nostro consiglio è di redigere lo studio di fattibilità e di farlo prima dell’avvio del progetto. Ecco 5 passaggi per compilarlo in maniera corretta.

Come compilare uno studio di fattibilità: 5 passaggi

Ma come compilare uno studio di fattibilità? Qui ti indichiamo lo studio di fattibilità esempio i 5 passaggi!

  1. Inizia identificando chiaramente il progetto o l’attività che vuoi valutare. Descrivi l’obiettivo del progetto, i risultati attesi e i criteri di successo. È l’occasione per realizzare anche una panoramica delle risorse necessarie, come il personale, il budget, le forniture, le tecnologie e le competenze richieste.
  2. Effettua un’analisi approfondita del mercato o del settore in cui si inserisce il progetto. Valuta la domanda esistente o potenziale per il prodotto o il servizio che il progetto intende offrire. Esamina i trend del mercato, la concorrenza, i potenziali clienti e le opportunità di crescita.
  3. Esamina i requisiti tecnici, legali e burocratici e le risorse necessarie per realizzare il progetto. Parliamo di aspetti come la disponibilità delle tecnologie necessarie, la capacità operativa, l’infrastruttura, l’accesso alle risorse e gli eventuali ostacoli tecnici. Attenzione: in questa fase ti consigliamo di valutare eventuali ostacoli legislativi alla realizzazione del progetto, marchi&brevetti, tutta la documentazione burocratica da presentare per l’avvio del progetto.
  4. Ora è il momento di una valutazione dettagliata dei costi e dei benefici finanziari del progetto. Costi iniziali, come l’acquisto di attrezzature o la formazione del personale, nonché i costi operativi continuativi come il personale, le forniture e l’energia. Valuta anche le entrate previste, i flussi di cassa, i profitti attesi e i tempi di recupero dell’investimento.
  5. Infine, fai una valutazione generale dei rischi e delle sfide: considera aspetti come i rischi finanziari, legali, operativi, tecnologici e ambientali.

Ti consigliamo di leggere anche l’articolo su Business plan: come farlo ed esempio pratico

Studio di fattibilità esempio: 3 esempi

È il momento di fornirti 3 esempi pratici di studio di fattibilità. Abbiamo preso in considerazione come ambiti quello della ristorazione, quello delle energie rinnovabili e quello di un gestionale.

Studio di fattibilità esempio ristorazione

  • Definizione del progetto: apertura di un ristorante di fascia media nel centro città.
  • Analisi di mercato: valutazione della domanda di ristoranti nella zona, analisi della concorrenza, identificazione del target di clientela e delle opportunità di mercato.
  • Analisi tecnica: valutazione della disponibilità di spazi adatti, delle necessità di attrezzature, dell’accesso alle forniture alimentari e della capacità di gestire le operazioni quotidiane.
  • Analisi finanziaria: calcolo dei costi iniziali, come l’affitto, la ristrutturazione e l’acquisto di attrezzature, stima delle spese operative e delle entrate previste sulla base del menu proposto e delle tariffe. valutazione della redditività e del ritorno sull’investimento.
  • Valutazione dei rischi e delle sfide: identificazione dei potenziali rischi finanziari, della concorrenza, delle restrizioni normative e degli aspetti operativi critici.

Studio di fattibilità esempio energie rinnovabili

  • Definizione del progetto: installazione di un impianto fotovoltaico per la produzione di energia solare.
  • Analisi di mercato: valutazione della domanda di energia rinnovabile nella regione, analisi della concorrenza nel settore e delle politiche energetiche locali.
  • Analisi tecnica: valutazione della fattibilità tecnica dell’impianto, inclusa la valutazione del sito, l’analisi delle risorse solari disponibili, l’identificazione delle tecnologie solari appropriate e la valutazione dell’integrazione nella rete elettrica.
  • Analisi finanziaria: calcolo dei costi di installazione, inclusi i pannelli solari, l’inverter e il sistema di accumulo, stima delle entrate sulla base degli incentivi governativi e delle tariffe energetiche, valutazione dei flussi di cassa e dei tempi di recupero dell’investimento.
  • Valutazione dei rischi e delle sfide: rischi legati alla volatilità dei prezzi dell’energia, delle possibili restrizioni normative, delle sfide tecniche nell’installazione e nell’integrazione nella rete elettrica. Pianificazione di strategie per mitigare i rischi.

Studio di fattibilità gestionale

  • Definizione del progetto: implementazione di un sistema di gestione aziendale integrato per migliorare l’efficienza e l’automazione dei processi aziendali.
  • Analisi di mercato: valutazione dei sistemi di gestione aziendale disponibili sul mercato, analisi delle soluzioni concorrenti e identificazione delle esigenze specifiche dell’azienda.
  • Analisi tecnica: valutazione delle infrastrutture IT esistenti, delle competenze del personale, delle personalizzazioni richieste, delle integrazioni con i sistemi esistenti e delle implicazioni di implementazione.
  • Analisi finanziaria: calcolo dei costi di acquisizione e implementazione del sistema, stima dei risparmi attesi derivanti dall’automazione e dall’ottimizzazione dei processi, valutazione del ritorno sull’investimento.
  • Valutazione dei rischi e delle sfide: identificazione dei potenziali problemi di integrazione con i sistemi esistenti, dei rischi di formazione del personale, delle sfide nell’adattamento dei processi aziendali.

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