Marketing e comunicazione per la tua startup: ecco cosa devi sapere

Scopri ciò che bisogna conoscere prima di avviare una startup!

La volta precedente abbiamo parlato delle 7 regole da rispettare per non fallire dal principio ora tornati dalle feste è bene concentrarsi di più sulle singole attività di marketing e comunicazione che coinvolgono la tua startup e che sono indispensabili per creare la traction tanto attesa.

Come abbiamo già detto nel mondo delle startup innovative spesso c’è la tendenza a focalizzarsi solo sui casi di successo, ma in realtà sono indispensabili le singole attività di cui ti vorremmo parlare oggi.

1..2..3 Lanciamo la tua startup!

Il lancio della tua startup sul mercato non può prescindere da un’adeguata strutturazione di una linea di comunicazione integrata che funga da collante tra la tua startup e il mercato, in linea con le attività di marketing ideate.

Il tuo brand dovrà essere immediatamente riconoscibile.

Perché applicare le attività di marketing e comunicazione fin da subito

Ti ricordiamo che ogni startup è trainata dalla clientela, questo traino avviene solo se il prodotto ideato risolve veramente un bisogno di un certo target di clientela. Bisogna creare delle strategie di marketing per colpire il giusto target e far conoscere il prodotto o servizio che si sta proponendo.

La prima cosa da analizzare è il tipo di mercato che si sta aggredendo, capire a chi è utile il prodotto per poi costituire le buyer personas.

Successivamente, il branding e la comunicazione integrata, infatti una volta strutturata la startup è importante stabilire un piano di comunicazione distintivo.

La prima cosa necessaria da fare?

Bloccare il dominio e creare una landing page, con un linguaggio sia orientato agli investitori sia alla clientela. Successivamente dovrai iniziare a collaborare con pubbliche relazioni, testate e blog, sfruttando anche campagne di web marketing come: fb ads, google adwords e la marketing automation.

Come strutturare questa strategia digitale? Utilizzando un funnel

Tutti gli elementi devono essere strutturati in un funnel. Stiamo parlando del funnel dei pirati o funnel A.A.R.R.R., composto da 5 fasi: Acquisition, Activation, Retention, Referral e Revenue.

Andiamo a segmentarlo per capire meglio come si struttura:

1. L’acquisizione dei clienti è il passaggio più semplice attraverso campagne di web marketing mirate, grazie soprattutto a pubbliche relazioni o influencer utili per ricordare al target del tuo prodotto/servizio. Spesso si utilizza un blog, con dei contenuti autorevoli per farti diventare una fonte principale d’informazione del tuo settore.

2. L’attivazione (activation) determina l’effettivo utilizzo del prodotto. E’ necessario che vengano abbattute le barriere all’ingresso, come la compilazione dei dati. Quest’ultima di solito non porta l’utente a rimanere nella piattaforma. Bisogna abbattere ogni barriera d’ingresso in modo da acquisire veramente l’utente. Devi sapere che se queste barriere sono presenti all’inizio solo il 30% degli utenti vengono profilati; mentre se i dati vengono lasciati dopo l’effettivo acquisto allora si ha un tasso di conversione che varia dal 50% al 60%.

3. Una volta attivato il cliente si passa alla retention, ovvero alla fidelizzazione e al customer care. Di solito l’acquisizione costa di più rispetto alla retention, per questo bisogna incrementare il numero di vendite per quel cliente ed aumentare il life time value nel tempo.

4. Solo attraverso life time value c’è il referral, ovvero il passaparola positivo, anche detto WOM, dovuto alla customer satisfaction di un cliente. Nel libro The Startup Canvas, Massimo Ciaglia usa un parametro esatto per il referral: il Viral Coefficient. Il VC studia quanti utenti vengono portati all’interno della piattaforma da altri utenti, se è pari o superiore a uno significa che la crescita è esponenziale.

5. Alla fine del funnel troviamo la revenue, la monetizzazione effettiva del tuo business. Lo scopo del funnel è massimizzare gli utenti (e il fatturato), quindi se dalle metriche risulta che non si sta performando si riparte da capo, anche utilizzando A/B Test.

I 7 elementi per mettere in moto una strategia digitale

Una volta completati gli step sopraelencati il tuo focus sarà mettere in moto strategia digitale ad hoc per le tue esigenze, includendo, ovviamente, tutta la parte inerente ai social media. Non dimenticarti di identificare una brand identity integrata tra loghi, storytelling e naming efficaci per posizionarti sul mercato nel migliore dei modi.

Le 7 principali attività di marketing e comunicazione per la tua startup:

Tutte le attività dovranno essere integrate in un’unica strategia digitale per supportare i processi di marketing e comunicazione per la tua startup, le abbiamo riassunte di seguito:

Advertising: strategia e attuazione di campagne pubblicitarie online su Facebook, Linkedin e Google AdWords.

SEO: definizione delle strategie SEO per ottimizzare un sito web al fine di migliorarne il posizionamento sui risultati organici dei motori di ricerca.

DEM: campagne di direct email marketing dalla definizione del cluster al monitoraggio dei risultati e delle conversioni ottenute.

Content marketing: sviluppo piani editoriali e contenuti da condividere sui media e sui social al fine di fare lead generation. Importante strutturare un adeguato piano editoriale prima di iniziare le attività.

Marketing automation: rientra nei progetti per l’automatizzazione delle attività di marketing e consente di lavorare con automation rules e contenuti dinamici in base al comportamento degli utenti.

ASO: le meno conosciute strategie ASO per ottimizzare il posizionamento delle App sui risultati organici dei motori di ricerca degli store.

Digital PR: attività di promozione digitale del tuo brand tramite pubbliche relazioni, influencer, blogger, web magazine, testimonial ed ambassador.

Il tutto dovrà essere accompagnato da advisor esperti e competenti nelle loro diverse aree di specializzazione.

Grownnectia è in grado di fornirti un’assistenza completa sia per quanto riguarda il digital marketing che il marketing offline per la realizzazione e pianificazione di tutte le attività sopraelencate.

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