Fondi per startup e imprese: 60 milioni dall’Europa, contro il Covid

Anche l’Istituto Europeo di Innovazione e Tecnologia (Eit) è in prima linea per favorire la ripresa post-Covid e supportare gli innovatori nel trovare soluzioni nuove ai problemi causati dalla pandemia.

Lo fa, stanziando 60 milioni di euro e mettendo a disposizione non soltanto fondi per startup e pmi, ma anche strumenti, sostegno ed assistenza tecnica per tutti gli imprenditori che lavorano nei settori che hanno riscontrato maggiori difficoltà nel ripartire.

Questa opportunità si aggiunge ai 36 bandi per startup di cui abbiamo parlato poco tempo fa, e si completa con due importanti strumenti, all’interno dei quali vengono inquadrati tutti i progetti rientranti nella Crisis Response Initiative.

Si tratta del Venture Support Instrument e dei Pandemic Response Projects.

Ecco di che cosa si tratta e quali sono i settori interessati da questa iniziativa.

Fondi per startup Eit: quanti milioni sono stati stanziati per ogni settore?

Oltre 1500 domande sono state presentate all’Eit, da imprenditori europei ed extraeuropei per avere accesso ai fondi per startup e pmi.

44 nazionalità in totale, hanno scelto di rispondere alla chiamata dell’Eit per contribuire nel dare una svolta all’economia globale, per conferire un nuovo impulso ed uscire dalla crisi provocata dalla pandemia.

I progetti innovativi riguardano i temi più importanti: dall’ambiente alla salute, di cui l’Eit già si occupa da anni con le proprie Community interne e specializzate sui singoli argomenti.

I 60 milioni totali saranno suddivisi così:

  • Food: 10,25 milioni di euro stanziati nel settore dell’innovazione e produzione alimentare;
  • Health: 9,85 milioni per studiare soluzioni che possano portare ad uno stile di vita più sano;
  • Raw Materials: 9,85 milioni per rendere le materie prime uno dei punti di forza dell’Europa;
  • Climate-KIC: 8,40 milioni di euro per finanziare idee che siano in grado di accompagnarci verso un’economia a zero emissioni di carbonio;
  • Digital: 7,65 milioni di euro per favorire la transizione verso il digitale;
  • InnoEnergy: 7,40 milioni per le fonti energetiche rinnovabili e innovative, per dare vita a un futuro sostenibile;
  • Urban Mobility: 3,35 milioni per far sì che la mobilità diventi sostenibile ed integrata;
  • Manufacturing: 3,30 milioni di euro per rafforzare l’industria manifatturiera in Europa.

Sono state le singole Community dell’Eit a definire criteri e condizioni per l’accesso ai fondi per startup.

I progetti presentati nell’ambito della Crisis Response Initiative rientreranno all’interno dei due strumenti messi a disposizione dell’Eit: il Venture Instrument e i Pandemic Response Projects.

L’Eit valuterà le proposte pervenute e le sottoporrà all’ultimo vaglio del Comitato Direttivo, che darà, quindi, il via ai progetti.

Dai un’occhiata alle call ancora attive, lanciate dall’Eit.

I due strumenti dell’Eit, per sfruttare al meglio i fondi per startup

Dei 60 milioni di fondi per startup ed imprese a disposizione, il 60% saranno destinati ai progetti di Venture Support Instrument, mentre il restante 40% è destinato ai Pandemic Response Projects.

Si tratta di due strumenti messi a punto dall’Eit per perseguire un duplice intento: da un lato superare la crisi mondiale causata dalla pandemia, dall’altro sostenere le startup e le imprese, che lavorano nei settori cruciali, al fine di migliorare le condizioni di vita umana e preservare il pianeta.

Il Venture Support Instrument, o “Strumento di sostegno alle imprese” permette di fornire alle imprese danneggiate dalla pandemia di Coronavirus finanziamenti ed assistenza tecnica in base alle singole necessità, oltre al supporto di una rete creata appositamente per far sviluppare, crescere e scalare le startup.

I Pandemic Response Projects, o “Progetti di risposta alla pandemia”, invece, intervengono a sostegno di idee specifiche, che hanno come obiettivo la ripresa economica, sanitaria, sociale, attraverso l’innovazione e la creazione di nuove soluzioni.

L’Eit si prefigge, così, l’obiettivo di affiancare gli strumenti e i provvedimenti messi in atto a livello nazionale, per rilanciare l’economia non soltanto italiana, ma anche internazionale, dopo le difficoltà affrontate durante il Covid-19.

Se vuoi discutere del tuo progetto di startup con degli esperti del settore

Leave a Reply