Finanzia la tua startup con il microcredito in Italia

Il microcredito in Italia è lo strumento ideale per chi si affaccia al mondo dell’imprenditoria con un’ottima idea di business, ma senza avere capitali da investire. Questo è uno dei tanti problemi di chi desidera investire in Italia; ma grazie al Fondo di Garanzia e all’attività di tutoraggio si possono trovare fondi ed avviare la propria attività.

Ecco quali sono i requisiti per accedere al microcredito e come funziona l’iter di presentazione della domanda.

Cos’è il microcredito e perché richiederlo per la tua startup

Il microcredito è uno strumento che permette di ricevere un finanziamento attingendo al Fondo di Garanzia del MISE. È rivolto a chi non ha i requisiti per accedere al credito tradizionale ed è corredato da alcuni fondamentali servizi come tutoraggio e sostegno, sia prima dell’inizio della procedura che dopo aver ottenuto il finanziamento.

Accedere al microcredito in Italia significa ricevere fino a 35 mila euro da investire nel tuo progetto.

Inoltre potrai beneficiare dell’aiuto di un tutor che ti aiuterà a:

  • Delineare con chiarezza la tua strategia imprenditoriale;
  • Imparare ad utilizzare tecnologie per gestire ed amministrare la tua impresa;
  • Risolvere problemi tecnici legati alla presentazione della domanda;
  • Risolvere problemi legati al tuo business.

Se rientri nei soggetti che possono fare domanda per il microcredito in Italia puoi sfruttare questa occasione per avviare la tua attività.

Presentare la domanda è totalmente gratuito, così come l’assistenza del tutor. Il finanziamento sarà agevolato a tasso fisso con interessi molto bassi e senza dover fornire garanzie reali alla banca.

La somma che riceverai, infatti, sarà coperta per l’80% dal Fondo di Garanzia, mentre per il restante 20% potrai ottenere una fideiussione dalla Banca che eroga il microcredito.

Come ottenere un microcredito in Italia?

Prima di presentare la domanda di accesso al microcredito in Italia, controlla di avere i requisiti adatti per accedere al microcredito attraverso il Fondo di Garanzia.

Se pensi che la maggior parte delle domande vengano rigettate ti stai sbagliando, anzi la percentuale di successo è alta grazie all’attività del tutor che segue la pratica.

Dal report 2018 dell’Ente Nazionale per il Microcredito risulta che i finanziamenti concessi hanno raggiunto il 68%. Del rimanente 32%, soltanto un terzo sono quelli negati; il 22% delle richieste, invece, risultano ritirate dall’imprenditore prima della chiusura della pratica.

Chi può presentare la domanda di accesso al microcredito in Italia

I soggetti che possono presentare la richiesta sono:

  • lavoratori autonomi e ditte individuali con Partita IVA da massimo 5 anni e con massimo 5 dipendenti;
  • società di persone, s.r.l.s, società cooperative e professionisti con Partita IVA da meno di 5 anni e con massimo 10 dipendenti.

In entrambi i casi, il livello di indebitamento dovrà essere inferiore a 100 mila euro.

Il Fondo di Garanzia eroga il finanziamento se rientri in uno dei casi sopra menzionati. Ma quali categorie possono ricevere la sovvenzione?

Il microcredito in Italia finanzia imprese e lavoratori appartenenti ai seguenti ambiti:

  • servizi pubblici, sociali e sanità;
  • commercio all’ingrosso o al dettaglio;
  • attività connesse all’agricoltura, caccia, pesca, piscicoltura, silvicoltura;
  • trasporti e comunicazioni;
  • informatica, ricerca e sviluppo;
  • istruzione;
  • edilizia;
  • servizi alberghieri e di ristorazione
  • produzione e distribuzione di energia, gas o acqua;
  • settore minerario o manifatturiero.

A quanto ammonta il finanziamento e come usarlo

Il microcredito in Italia non è un finanziamento a fondo perduto. Ha una durata massima di 7 anni ed un limite di 25 mila euro. Potranno salire a 35 mila rispettando tre condizioni:

  • dovrai riceverlo a rate,
  • essere puntuale nel rimborso del finanziamento negli ultimi sei mesi
  • aver raggiunto gli obiettivi intermedi del piano imprenditoriale.

Dopo aver presentato la richiesta e ottenuto il finanziamento, potrai spenderlo per:

  • comprare beni o servizi legati all’attività o all’avvio della tua impresa (come le materie prime per la produzione o le merci che andrai a vendere);
  • pagare i tuoi dipendenti;
  • frequentare corsi di formazione;
  • creare nuovo capitale circolante.

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