Elevator pitch: che cos’è, come si crea, quanto dura, a cosa serve

elevator pitch

Il focus di questo articolo si concentra sull’elevator pitch. Parleremo dell’importanza di questa presentazione all’interno di una startup, ti forniremo consigli su come realizzarla e sulla sua durata ideale.

Leggi i prossimi paragrafi e guarda il video di Massimo Ciaglia per scoprire tutti i segreti su questo argomento!

Che cos’è un elevator pitch

Un elevator pitch è una breve presentazione che spiega in modo conciso e coinvolgente il concetto di base e il valore unico di una startup o comunque di un’azienda emergente.

Il suo obiettivo principale è catturare l’attenzione dell’interlocutore (tendenzialmente un potenziale investitore) in pochi minuti.

La chiarezza, l’estrema sintesi e la capacità di persuadere chi ascolta sono le caratteristiche che a un elevator pitch non possono proprio mancare.

Deve comunicare in modo efficace ciò che l’azienda fa, quale problema risolve e perché è diversa o migliore rispetto alle soluzioni esistenti sul mercato.

Tutto ciò, in un lasso di tempo assai breve.

Elevator pitch: perché si chiama così

Già, proprio quest’ultima frase fa intendere perché questa presentazione si chiama proprio così!

Il termine “elevator pitch” (letteralmente “discorso in ascensore”) deriva dall’idea di dover presentare il proprio progetto o idea imprenditoriale in modo conciso e coinvolgente nel breve lasso di tempo di un viaggio in ascensore.

L’origine di questa espressione è attribuita al mondo degli investimenti di venture capital.

Immagina di salire in ascensore insieme ad un potenziale investitore o a una persona influente nel mondo degli affari. Hai solo pochi minuti, o addirittura secondi, per catturare l’attenzione di quella persona e farle comprendere l’essenza della tua startup.

L’ascensore rappresenta quindi uno scenario in cui devi comunicare in modo efficace, conciso e coinvolgente per cogliere l’opportunità di ottenere l’interesse dell’interlocutore.

Quando serve?

L’estrema sintesi di un elevator pitch è utile in diverse occasioni.

Innanzitutto, in occasione della presentazione del tuo progetto imprenditoriale a potenziali investitori, ma si rende necessaria anche in manifestazioni come startup competition, eventi di networking, presentazioni interne o, perché no in occasioni

Quanto dura?

Il paragrafo precedente ti dà già un’idea della sua durata ideale. Il pitch, infatti, dovrebbe essere abbastanza breve da poter essere presentato durante un breve incontro o una situazione informale, come un evento di networking o un incontro casuale.

Naturalmente è possibile adattare la sua durata a seconda del contesto e dell’audience. In alcuni casi, potresti avere solo pochi secondi per attirare l’attenzione di qualcuno e destare curiosità. Altri contesti potrebbero consentirti di essere più prolisso.

Guida al pitch perfetto. ascolta i consigli di Massimo Ciaglia sull’elevator pitch!

Le informazioni da inserire

Quali informazioni bisogna inserire in un elevator pitch per far colpo su un potenziale investitore? Te ne segnaliamo 7!

  1. Introduzione: Inizia con una frase accattivante per catturare l’attenzione. Ad esempio, potresti iniziare con una domanda o un’affermazione sorprendente legata al problema che la tua startup risolve.
  2. Problema: Descrivi in modo conciso il problema che la tua startup si propone di risolvere. Fornisci dati o statistiche per evidenziare l’entità del problema e il bisogno di una soluzione.
  3. Soluzione: Spiega in modo chiaro e diretto come la tua startup affronta il problema. Illustra il valore unico della tua soluzione e come essa si differenzia dalle alternative disponibili sul mercato.
  4. Mercato: Presenta le dimensioni e le opportunità del mercato di riferimento per la tua startup. Mostra che esiste una domanda significativa e in crescita per la tua soluzione.
  5. Modello di business: Descrivi brevemente il modello di business della tua startup, come generi ricavi e come monetizzi il tuo prodotto o servizio.
  6. Vantaggio competitivo. Sottolinea il vantaggio competitivo della tua startup rispetto ai concorrenti. Ciò potrebbe includere caratteristiche uniche, proprietà intellettuali, partnership strategiche o altro che ti differenzia e crea una barriera all’ingresso per altri concorrenti.
  7. Conclusione/Call To Action. Riassumi i punti chiave e termina con una chiamata all’azione. Puoi invitare l’interlocutore a saperne di più, a programmare una riunione o a unirsi al progetto.

Le sfide che impone un elevator pitch sono soprattutto due: essere da un lato accattivanti, dall’alltro estremamente sintetici. Riuscire ad essere persuasivi in un lasso di tempo che generalmente non supera i 2′ significa, probabilmente, aver vinto!

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