Catturare i clienti, il vero investimento per la tua startup

Scopri come trasformare le azioni in abitudini profittevoli per la tua startup

L’ultima volta abbiamo parlato delle nuove 22 call per startup. Oggi ti parleremo di come trasformare le azioni in abitudini profittevoli per la tua startup.

Negli anni l’utilizzo degli smartphone si è diffuso a macchia d’olio su tutta la popolazione mondiale, provocando vere e proprie dipendenze. Secondo il 1° Rapporto Auditel-Censis, il 97,2% dei 18-34enni, l’85,8% dei 35-64enni ed il 27,8% degli anziani dispone di uno smartphone connesso ad Internet.

Tutti hanno l’impulso di controllare sistematicamente le notifiche o i social network,. Questo fenomeno dagli psicologi cognitivi è stato descritto come “comportamenti automatici innescati da segnali situazionali”. Sono cose che facciamo con poca o nessuna consapevolezza.

Le aziende sfruttano questo impulso a loro favore e quello che può sembrare un’azione inconsapevole si trasforma in una vera e propria abitudine.

Vuoi sapere anche tu come trasformare le azioni degli utenti in vantaggi profittevoli per la tua startup? Continua a leggere.

 

Crea abitudini 

Le startup e le aziende che si inseriscono all’interno della mente dei loro clienti non spendono soldi in campagne marketing costose, collegano semplicemente i loro servizi a delle emozioni.

Nir Eyal parla di un vero e proprio modello del “gancio” nel suo libro: “Creare prodotti e servizi per catturare i clienti”. Si tratta di un modello suddiviso in 4 fasi che le aziende usano per infondere abitudini, rispettando il customer development approach.

 

Lo scopo è capire se l’investimento nella tua startup può catturare più clienti possibili.

Il tuo prodotto o servizio può essere un buon investimento per il consumatore? Scopriamolo con il modello del gancio.

Il modello del gancio 

Il modello del gancio è formato da 4 fasi:

  • I trigger
  • Azione
  • Ricompensa variabile
  • Investimento

 

La prima fase è la fase del trigger: in questa fase il trigger è un elemento imprescindibile, poiché determina l’azione. I trigger possono essere di due tipi: interni ed esterni. Quelli esterni appunto derivano dalle informazioni che sono nell’ambiente circostante. I trigger interni invece sono delle associazioni che sono conservate all’interno della nostra memoria.

I prodotti che formano abitudini all’inizio invitano gli utenti con dei trigger esterni; per esempio Facebook riesce a spostare l’attenzione dell’utente dai trigger esterni ai trigger interni, perché fa leva sul bisogno di connessione sociale.

 

La seconda fase è quella dell’azione: L’azione avviene in vista di una possibile ricompensa. Per far sì che venga compiuta più volte in una giornata e da più persone deve essere semplice e immediata. Quante azioni possiamo compiere sui diversi social network? Migliaia. Per esempio, Instagram e Pinterest ci portano ad aggiornare continuamente il feed alla ricerca di foto interessanti sulle quali cliccare, il tutto per farci approdare nella terza fase.

 

La terza fase è la ricompensa variabile. Dopo la prima azione compiuta dal soggetto, questo deve ricevere un qualcosa in cambio per far sì che ritorni ad usare la piattaforma e che diventi fedele a quest’ultima. Il numero di immagini offerto dalla piattaforma Pinterest, ad esempio, permettono al consumatore di restare nella piattaforma, alla ricerca magari di sconti o offerte sul prossimo viaggio o sul prossimo vestito. Il risultato? Il cervello produce dopamina e l’utente passa ore e ore nella piattaforma.

 

La quarta fase è l’investimento: L’utente compie il lavoro finale. L’ultima azione è l’investimento sulla tua startup. L’investimento avviene quando l’utente immette qualcosa nel prodotto o nel servizio: tempo, sforzo, denaro. Ma non si esaurisce nell’azione, l’investimento è sempre orientato ad una visione nel lungo termine, l’utente è affascinato dalla possibilità di ricevere dei benefit che migliorino la sua esperienza nel web. Gli investimenti sono una fucina di valore e rappresentano contenuti, dati, follower, reputazione o competenza.

 

Se l’investimento nella tua startup risulta proficuo per l’utente il modello del gancio continuerà in senso ciclico.

 

Il modello del gancio spiega essenzialmente la logica che sta alla base della progettazione di prodotti o servizi che si trasformano in abitudini. Infatti, le aziende che creano abitudini ottengono un significativo vantaggio competitivo, traducibile sia in engagement che in denaro.

 

Ricorda che con il tuo servizio devi facilitare un comportamento, solo da quel momento troverai una vera opportunità di crescita per la tua startup.

 

Se hai voglia di applicare il modello del gancio alla tua startup affidati a degli esperti. Come?

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