Start up business plan da 20 fino a un massimo di 45 gg per riceverlo

In questo articolo ti parliamo di Start up business plan!

In particolare, perché è così importante per il tuo progetto imprenditoriale, a cosa serve e come fare per ottenerlo in poche settimane, risparmiando sui tempi e nel contempo ricevendo un prodotto efficace, a prova di investitore.

Start up business plan, perché dotarsi del piano aziendale

Un piano aziendale può avere molteplici scopi. Quali?

Innanzitutto, possiamo dire che è utile mettere in luce i punti del progetto imprenditoriale su cui concentrarsi, fornendo così al team un documento che segna la strada da percorrere nei successivi 2/3 anni (questo è generalmente l’orizzonte a cui uno startup business plan guarda).

Molte volte il business plan è diretto anche ad attori esterni. Si tratta di casi in cui, ad esempio, è necessario raccogliere fondi. In questa fase, il piano aziendale dovrà convincere investitori, banche, business angels sulla bontà del progetto (ma potrà essere consegnato anche in occasione di bandi per start up, startup competition etc).

Ma lo start up business plan o più in generale un bp ha anche un’utilità indiretta: definendo ruoli, compiti e strategie, incrementerà il livello di coinvolgimento di team e dipendenti.

(Qui un approfondimento su come trovare il co-founder per la tua startup o come creare un team)

Cosa inserire in un start up business plan?

Nei prossimi paragrafi ti mostreremo quali sono le informazioni chiave da inserire in un bp e quindi anche in un start up business plan.

Sommario

Parti dalle informazioni generali, descrivi la tua azienda, il prodotto, il team. In questa fase, però dovrai farlo in maniera molto breve. L’executive summary dovrà, in sostanza, solo preparare il lettore ai contenuti che troverà nel documento. 1-2 pagine saranno sufficienti.

Leggi anche: come si scrive un executive summary

Chi sei? Il prodotto e l’azienda

Quale bene o servizio propone il tuo progetto imprenditoriale?  Descrivi il prodotto, in che modo il tuo team è arrivato all’idea? Quale valore offre al mercato? Quale problema risolve? Qual è la storia della tua azienda?

Il mercato

Qui occorrerà un’analisi di mercato, dove verrà analizzato il TAM, SAM, SOM. Tutti questi acronimi non ti dicono nulla? Stiamo parlando del mercato che intendi aggredire: sia quello globale, che la nicchia effettivamente alla tua portata.

In questa fase, potrai parlare sia dei clienti (o potenziali tali) che della concorrenza: da chi è formata, com’è strutturata, i motivi che spingerà il mercato ad acquistare il tuo prodotto e non quello dei competitor.

Prepara anche una analisi SWOT con minacce, opportunità, punti di forza e di debolezza del tuo progetto: potrai inserirla all’interno di questo capitolo.

Massimo Ciaglia ti spiega cosa sono TAM, SAM e SOM

Piano di comunicazione e pricing

Per uno start up business plan non può mancare un piano di comunicazione.

Quali sono le strategie di marketing, sia online che offline, che il tuo progetto imprenditoriale persegue o intende perseguire? Quali sono i touch point (ovvero i punti di contatto con cui intercetti i clienti)? Qual è la tua politica di prezzi?

Potrebbe interessarti: come strutturare il piano di comunicazione aziendale

Team

Per un buon bp, quindi anche per lo start up business plan il team è davvero fondamentale.

Descrivi dettagliatamente il tuo team: chi ne fa parte? Qual è il suo background? In che modo supporteresti la perdita di un prezioso collaboratore? In che modo copri settori importanti come vendita, marketing, finanza?

Rispondere in maniera esaustiva a tutte queste domande aumenterà la credibilità del tuo progetto imprenditoriale agli occhi di potenziali investitori.

Operatività

Quali strutture, fisiche e virtuali, sono a disposizione della tua disposizione? Parla di strutture, forza lavoro, sistemi informatici (ad esempio quelli relativi alla gestione della privacy dei clienti), e ancora: di quali brevetti sei in possesso? E di quali certificazioni? (ad esempio le ISO).

Piano finanziario

Il conto economico è la parte più delicata di uno start up business plan, in quanto descrive la situazione finanziaria con outlook a 3/5 anni che daranno al lettore contezza rispetto alla sostenibilità del progetto e possibilità di rientro (e in che tempi) dall’investimento.

Parliamo di informazioni come:

  • Previsione delle vendite e dei costi
  • piano del personale
  • conto economico
  • bilancio
  • breakeven
  • rendiconto finanziario
  • capitale circolante
  • pre money evaluation

Cos’è la pre money evaluation

Consigli finali

Per lo start up business plan, cerca di mantenere un linguaggio asciutto, con pochi tecnicismi: immagina che il documento venga letto da chi conosce zero sia della tua azienda, che del tuo prodotto, che del tuo mercato di riferimento e che sia a bocca asciutta quanto a materie economiche.

Il tuo start up business plan servirà esclusivamente alla tua azienda? Non hai intenzione di consegnarlo a stakeholders esterni? Non importa. Scrivi il tuo piano aziendale come se venisse letto da attori che operano al di fuori della tua realtà.

Introduci il piano aziendale con una copertina (anche la grafica vuole la sua parte), non commettere errori di ortografia e rileggilo attentamente: potenziali investitori potrebbero restare molto infastiditi dalla presenza di refusi, perché indice di poca professionalità.

Il tuo start up business plan in pochi giorni

Il piano aziendale può anche servire per coinvolgere agenti di commercio, fornitori, partner nel tuo progetto. Qualunque sia lo scopo, sappi che puoi ottenere il business plan della tua startup in pochissime settimane (da 20 a 45 giorni al massimo).

Noi di Grownnectia abbiamo strutturato un business plan per ogni esigenza, Non resta che scegliere quello che si adatta ai tuoi bisogni. Qui tutti i dettagli sul servizio di business plan, compreso quello dedicato alle startup.

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