Piano di sviluppo aziendale: 7 step, il nostro metodo

Il piano di sviluppo aziendale (conosciuto anche come business plan) può dare la svolta alla tua idea di business. In questo articolo, ti parleremo del metodo Grownnectia, ossia del percorso che il nostro team compie per arrivare alla consegna, tra le mani dello startupper, di un documento prezioso.

Perché prezioso? Perché il piano aziendale è il biglietto da visita della start up o aziende, che possono convincere, o meno, un investitore a puntare su un progetto e sappiamo benissimo quanto la raccolta fondi sia decisiva nel futuro di una giovane azienda.

Piano di sviluppo aziendale: il metodo Grownnectia

Il team di Grownnectia è formato da decine di professionisti di eccellenza, ognuno dei quali specializzato in uno specifico ambito. Questo ci consente di operare a tutto tondo e di affrontare, dunque, ogni delicata fase dell’ideazione, dello sviluppo e infine della realizzazione del piano di sviluppo aziendale.

Il metodo Grownnectia ha 3 caratteristiche principali per il suo piano di sviluppo aziendale:

  • flessibilità: non è un metodo standard. È duttile e si adatta alle esigenze di ogni progetto aziendale/start up
  • velocità: occorrono dai 30 a un massimo di 45 giorni per la consegna del documento completo
  • efficacia: riteniamo che è il risultato ciò che conta. I business plan sono realizzati con l’obiettivo di incontrare la soddisfazione delle start up, imprese e di chi leggerà il documento (banche, istituti di credito, potenziali investitori e finanziatori, senza dimenticare che il documento può essere presentato anche in occasione di bandi)

Ecco i 7 step del percorso che porta alla realizzazione del piano aziendale o piano di sviluppo aziendale.

1. Analisi della checklist

Abbiamo visto come una delle caratteristiche principali del metodo Grownnectia sia la flessibilità. Ci chiediamo, quindi, innanzitutto cosa serve per incontrare le specifiche esigenze della start up/impresa con cui ci interfacciamo.

2.Kickoff

Stabilito il cosa, passiamo al chi. In particolare: chi è che si deve occupare delle varie aree del business plan. Il Kickoff meeting è una riunione fra gli stakeholder di un progetto ( in questo caso la realizzazione di un piano aziendale) e serve proprio a stabilire chi deve fare cosa. Del team di Grownnectia, come avrai già notato, fanno parte diversi esperti: da business advisor, e financial advisory , passando per brand specialist, social media manager e mentor.

Affinché un business plan sia perfetto occorre che tutte queste figure collaborino fra loro: non esistono compartimenti stagni, ma un continuo brainstorming in cui le idee vengono stressate fino a farle diventare funzionali e operative.

3. Sviluppo del modello economico e finanziario

A questo punto passiamo alla fase operativa. Andiamo a snocciolare le risposte ad alcuni interrogativi a cui gli investitori guardano molto interessati: qual è la previsione dei costi e qual è quella delle vendite? E il breakeven? Di quanti fondi si ha necessità per rendere sostenibile il progetto? Qual è il piano personale? Questi sono solo alcuni temi affrontati in questa fase, che comprende anche conto economico, analisi del capitale circolante, pre money evaluation e disponibilità di cassa.

4. Analisi di mercato e competitor

Si continua con l’analisi del mercato e della concorrenza. In particolare, le questioni che afferiscono a questa fase sono L’individuazione di TAM, SAM, SOM:

  • TAM (Total Addressable Market): l’intero mercato di riferimento
  • SAM (Serviceable Avaible Market): il mercato dove la start up vuole posizionarsi
  • SOM (Serviceable Obtainable Market): qual è la fetta di mercato che la start up vuole aggredire

Si effettua in questa fase anche

  • La Pest analysis: analisi di scenario quantitativa del mercato, del territorio e del contesto
  • La SWOT analysis: l’analisi di punti di forza, punti di debolezza, opportunità minacce del progetto
  • La Value propositions: la proposta di valore in grado di convincere la clientela a scegliere proprio il tuo prodotto/servizio e non quello della concorrenza

5. Go to market

Rispondiamo ora a un’altra domanda importante: qual è la strategia attraverso la quale il prodotto o servizio arriva sul mercato? Un focus viene in particolare dedicato alle strategie di marketing: ad esempio, quali canali, on line e off line, vengono o verranno sfruttati.

6. Sviluppo pitch

La presentazione della start up/azienda in grado di ingolosire figure come potenziali investitori, business angel, venture capitalist. (Qui il servizio pitch nel dettaglio che nel piano di sviluppo aziendale è compreso)

7. Validazione degli elaborati

Prima della consegna del business plan si procede alla validazione degli elaborati. Noi di Grownnectia ci accertiamo, cioè, che il piano di sviluppo aziendale risponda ai nostri standard qualitativi e alle esigenze del nostro cliente.

Esempio concreto

Ma come si fa un business plan? Se vuoi un esempio concreto di come si realizza un piano di sviluppo aziendale, puoi dare uno sguardo all’articolo in cui abbiamo parlato dell’argomento con i consigli sulle voci che non devono mancare e gli errori che non devono assolutamente essere commessi.

Il tuo piano di sviluppo aziendale in pochissime settimane

Come ti abbiamo già spiegato, è la velocità una delle caratteristiche che hanno portato tante start up/imprese a rivolgersi a noi  per il proprio piano di sviluppo aziendale.

Qui il dettaglio sul nostro servizio di business.

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