L’ IMPORTANZA DELL’ANALISI FINANZIARIA NEL BUSINESS PLAN

Arriva per tutte le società, sia startup che magari lo fanno per la prima volta, che per le società che già operano nel mercato, il momento di confrontarsi con la stesura del business plan, documento fondamentale per l’analisi strategico/operativa e per la crescita dell’azienda.

Questo esercizio deve essere inteso come una procedura dinamica che si ripete nel tempo non come una cosa da affrontare una tantum, un business plan ben eseguito fornisce le chiavi di lettura del mercato, della concorrenza, dei fattori esterni ed interni che influenzano il business, degli obbiettivi futuri, delle strategie di marketing, etc.

Oggi vogliamo concentrarci però sull’importanza che hanno i numeri, ovvero l’analisi finanziaria, sulla bontà del documento finale.

Vogliamo innanzitutto stressare un concetto: seppur vero che l’analisi di mercato e le strategie di marketing sono la base dalla quale partire,

L’ANALISI FINANZIARIA DEVE ESSERE COERENTE CON QUANTO ABBIAMO DETTO NELLE PARTE DI ANALISI STRATEGICA DEL DOCUMENTO

Ovvero le due sezioni del documento devono parlare la stessa lingua e puntare agli stessi obbiettivi, questo significa che l’analisi finanziaria non può essere solo responsabilità del CFO aziendale, ma un lavoro che va effettuato e revisionato in team e condiviso (leggi spiegato) anche al marketing e al commerciale.

Vediamo assieme i punti fondamentali di un buon Piano Finanziario:

LA COPERTURA TEMPORALE

Quale deve essere l’arco temporale di copertura dei Financials? Dipende… se parliamo di una startup early stage possiamo arrivare anche ai 5 anni, se invece la società in questione agisce già sul mercato possiamo limitarci a 3 anni di previsione, dove il primo anno è “scolpito nella roccia” il secondo ed il terzo saranno oggetto di revisione alle prossime revisioni di budget per il quale consigliamo questo calendario:

Aprile (prima settimana)                      revisione 1° quarter

Luglio (prima settimana)                      revisione 2° quarter

Ottobre (prima settimana)                    revisione 3° quarter e preparazione piano per anno seguente

Gennaio (prima settimana)                  revisione 4° quarter ed approvazione anno seguente

Ovviamente, quel calendario non vale per una startup early stage per la quale faremo il lavoro semplicemente 1 volta prima di raccogliere e poi una volta partiti si raggiungono livelli di revisione anche mensili (una startup è per definizione + reattiva ed analitica rispetto ad una società matura).

GLI OBBIETTIVI DEL PIANO FINANZIARIO

La stesura ed il modo di affrontare il lavoro cambiano a seconda di cosa vogliamo ottenere dal nostro piano finanziario e dalla tipologia della società, ad esempio una startup early stage vorrà raccogliere dei fondi e quindi il lavoro sarà molto concentrato sulla valorizzazione pre-money, diverso è il discorso per una società che già opera da tempo sul mercato dove gli obbiettivi potrebbero essere diversi, non ultimo la rappresentazione reale dell’economicità ad es. di un piano di lancio, di un investimento in produzione, di una campagna di marketing, etc.

PARTIRE DALLE VARIABILI

Fissate tutte le variabili che vi servono: economiche, contabili, finanziarie, etc. attenzione alle metriche per le campagne online come CPC, CR, CTR, CPA, etc. che guideranno i vostri investimenti nelle campagne adv. Le variabili finanziarie hanno una importanza fondamentale, se volete calcolare il valore pre-money vi serviranno elementi come il multiplo EV/EBITDA, il Risk Free Rate, Il Risk Premium, il Beta, il costo del debito, il WACC, ed altre… anche la crescita media del paese (growth rate) è importante nei nostri calcoli.

STRUTTURATE E DIVIDETE L’INFLOW DALL’OUTFLOW

Lavoriamo bene sulla suddivisione dei centri di costo e sui canali di revenue, se prevedete revenues che vengono da campagne online, analizzate queste separatamente per verificare la risposta della campagna stessa. I centri di costo dovrebbero riportare le spese suddivise per grandi gruppi come Spese di Marketing (online ed offline separate), Spese di Personale, Spese di Gestione, Costi diretti, Spese di Consulenza, etc. Tutti i risultati numerici dovrebbero avere alla base l’anno precedente (il cosidetto T0) e mostrare la deviazione in % con gli anni in esame, un esempio:

analisi finanziaria

NON SOLO NUMERI MA ANCHE GRAFICI E COMMENTI

Una rappresentazione grafica in molti casi rende l’idea in maniera molto più immediata rispetto ad una tabella piena zeppa di numeri, la stessa tabella di prima può anche essere mostrata come:

analisi finanziaria

Allo stesso modo cerchiamo di commentare i nostri numeri con elementi testuali che possano essere utili alla comprensione di chi legge, guardando i numeri il lettore potrebbe ad esempio chiedersi come mai il prodotto 2 cresce ad un tasso maggiore del prodotto 1.

COSA DOBBIAMO PRODURRE QUINDI?

  1. Il prospetto delle revenues
    1. Dedichiamo un capitolo alle dinamiche delle revenues online e spieghiamo come arriveremo a quei risultati;
  2. Il prospetto delle spese
    1. Suddividiamo i CapEx in una rappresentazione separata;
    2. Dedichiamo budget separati a progetti separati in modo da poterli tenere sotto controllo;
  3. Il Conto Economico;
  4. Il Bilancio;
  5. Lo Stato Patrimoniale;
  6. Il Flusso di Cassa
    1. Suddiviso in Cash from Operations; Cash to the Firm e Cash to Equity;
    2. Aggiungere l’analisi di Cash Burn Rate;
  7. Il Piano di debito se esistente;
  8. L’analisi di Breakeven;
  9. Il ROI e il ROE;
  10. L’analisi di redditività delle campagne di marketing (soprattutto quelle online);
  11. La valorizzazione della società:
    1. Usiamo il metodo che riteniamo più idoneo come DCF, Patrimoniale, Patrimoniale Mista, Multipli, Venture Capital, Ponderata, etc.
  12. Se stiamo chiedendo dei finanziamenti, dedichiamo un capitolo all’uso che faremo di quei fondi e al ritorno atteso, allo stesso modo dedichiamo una analisi al ritorno per l’investitore evidenziando:
    1. VAN;
    2. TIR;
    3. Multiplo a un determinato periodo;
    4. Motivi per investire.

Come potete notare il lavoro è certamente complesso, un team ben affiatato e preparato può impiegarci anche un mese salvo poi revisionare il tutto (anche più volte) dopo aver condiviso con gli altri organi aziendali il documento.

Non abbiamo la presunzione di avervi spiegato tutto nei minimi dettagli, ma almeno di avervi dato gli spunti necessari allo svolgimento del lavoro che andrà, ovviamente, ritagliato e modificato sulle vostre singole esigenze.

Se avete bisogno di ragguagli in merito non esitate a contattarci…

Ignazio Cogotti,

Advisory Director at Ignazio cogotti capitolo 2

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